martedì, gennaio 22, 2008

Ansia..


L'ansia è uno stato caratterizzato da una sensazione di paura non connessa ad alcuno stimolo specifico.
Si distingue dalla paura vera e propria per il fatto di essere aspecifica, vaga o derivata da un conflitto interiore. I segni somatici sono una iperattività del
sistema nervoso autonomo e in generale della classica risposta del sistema simpatico di tipo "combatti o fuggi".
L'ansia è una complessa combinazione di emozioni negative che includono paura, apprensione e preoccupazione, ed è spesso accompagnata da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno.


Ecco come sto.
Ecco quello che provo.
Ecco come mi sveglio la mattina e con che sensazioni cerco di addormentarmi la sera.

Se a qualcuno interessa davvero capire cosa questa stanza mi provoca, con cosa lotto ogni giorno e ogni volta che mi trovo davanti ad un libro per cercare di studiare, forse può bastare cominciare a leggere la spiegazione che Wikipedia da all'ansia.

Non è semplice, davvero e questo non è vittimismo..è solo che io voglio affrontarla questa situazione, ma non so più come fare.
Analizzo il perchè, il come, il dove, ma non ne esco..

Non basta soffermarsi e respirare, non basta chiudere gli occhi e mettere un pò di musica rilassante, non basta neanche parlarne o scriverne.
Sembra che per un attimo vada via, ma quando poi ti fermi anche solo un secondo, ti accorgi che è ancora lì, e ti prende alla sprovvista e fa ancora più rabbia.. si sente ancora di più quel tremore, quella sensazione di nausea.

A luglio, a novembre o forse mai, diventerò una psicologa e lo so qual è il primo passo da fare: cercare di capire da cosa nasca questa sensazione di paura e poi affrontare, risolvere e non fuggire, scavare in fondo e vedere cosa ne esce fuori.

E io lo so cosa c'è in fondo.

Tra mille altre cose, c'è uno stronzo che non posso neanche prendere e sbattere contro un muro, a cui non posso urlare tutto il dolore che provo a causa sua, tutta la rabbia nascosta dalla delusione e dai mille perchè.
Forse non servirebbe a nulla, ma so che per me sarebbe importante, perchè almeno potrei guardarlo negli occhi e vedere che davvero non c'è più.
Semplicemente lui non c'è più.

Io vorrei dirgli quello che provo, chiedergli perchè è stato capace di mentirmi e prendermi in giro in questo modo, che motivazione gli ho dato per trattarmi cosi, senza la minima considerazione.
Vorrei solo chiedergli perchè, giuro vorrei solo chiedergli perchè tutto questo dolore.
Io non chiedo troppo, voglio sapere come ha fatto.
E me lo deve dire guardandomi negli occhi.
Voglio liberarmi di tutti quei ricordi, voglio rendermi conto che erano solo tutte bugie, che quando mi abbracciava e io capivo di non aver bisogno di nient'altro, mi mentiva.
Voglio solo capire dove ho sbagliato, per non meritare neanche una spiegazione.

Ma non posso farlo, io devo rimanere immobile, legata, ad osservare la sua vita che avanti, che si riempie di speranze, di progetti, di amore. Che sia finto, che sia vero, lui sta lottando per qualcosa in cui crede.
Io non lo riesco fare più. A me sembra solo di impazzire e di sgretolarmi.

Ecco sto piangendo e forse questo è il secondo passo: prendere consapevolezza con cosa si ha dentro e cacciarlo fuori in tutti i modi in cui è possibile.
E non ho nessuna voglia di sentirmi sbagliata solo perchè sto soffrendo.

Ma come si fa a non capire, che in una sua telefonata, con un incontro, io capirei che non sono stata solo io a sognare tutto il suo amore, che magari ora non c'è più, ma che c'è stato..?!

Io non ho sognato tutto, non mi posso essere sbagliata cosi tanto.

Non può una stessa persona nel giro di pochi giorni regalarti tutti i sogni, e poi toglierteli, all'improvviso senza neanche darti la possibilità di capire, di sentirti almeno voluta bene.
Almeno questo..
Rischio di impazzire.

Ma la mia vita non si deve fermare qui, io troppe cose importanti da portare a fondo, devo continuare a costruire, lui non merita neanche una di queste mille lacrime, se è sparito lui senza una spiegazione non è detto che lo facciano gli altri, ora basta, non posso permettermi di fermarmi ancora....................................................................................................................................................................................


IO NON CE LA FACCIO.

CON QUEST'ANSIA CHE NON MI LASCIA IN PACE.. IO NON CE LA FACCIO!

E non c'è nessuno che possa aiutarmi.

PUNTO.



E ora rimettiamoci la maschera. E si va avanti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciò che non uccide, fortifica.
Banale ora, si, ma efficace.
=D

ELISEWIN ha detto...

hai perfettamente ragione. mi ha fortificato.. ma ci sono attimi in cui fa ancora male..