sabato, ottobre 18, 2008

In alto, come un aquilone..

Hai mai fatto volare un aquilone?
Io no.. ed è una cosa che mi ha sempre affascinato.
Sai, mi piacerebbe costruirne uno, credo di non avertelo mai detto.

Già mi vedo, intenta a mettere insieme tutti i pezzi, a cercare di capirne di più, sulla forza del vento: non so se bisogna controllarla, o semplicemente lasciare che quell'aquilone sia cullato e ne segua la scia.
So solo che ci vuole impegno, costanza..altrimenti è difficile che possa volare, quasi impossibile.

Ma pensaci un pò su: alla fine di tutto deve essere meraviglioso alzare lo sguardo e vederlo lì, qualcosa che hai costruito con le tue stesse mani è capace di volare e distinguersi per colore forza leggerezza.
All'inizio erano solo mille pezzetti nelle tue mani, ora invece è qualcosa che riesce ad arrivare dove tu non puoi.
Un solo sottilissimo filo a dividere i tuoi sogni dalle sue immagini. Lo stesso filo con il quale puoi proteggerlo, mostrargli la strada giusta: non troppo vicino al sole altrimenti può danneggiarsi, non vicino alle piante perchè potrebbe rompersi. Ma non bisogna tenere il filo neanche troppo stretto, ci vuole un equilibrio, perchè potrebbe spezzarsi.
Un solo sottilissimo filo per aiutarlo, che lega te e lui, che permette a te di godere di quelle sensazioni e a lui di essere da solo cosi in alto, ma di sentirsi protetto.


La famiglia che stai costruendo ti chiede di essere tu a manovrare quel filo, di stare attento, di godere di quella gioia, ma di avere mille responsabilità.
Quella che per un pò hai allontanato, invece, ti permette di volare da solo, è vero, ma con quella sensazione meravigliosa di volare sempre in più alto, con la sicurezza di avere sempre un posto dove poter tornare, una casa dove poter essere - figlio - un semplice ragazzo di 25 anni, dove poter condividere le respobsabilità che ora hai, le paure, ma soprattutto la gioia di questa nuova vita che comincia a prendere forma in occhi, mani e sorrisi che trà poco vedrai nascere.

Lasciati guidare e capirai che volare e lasciarsi cullare è davvero una fortuna.

Sono felice se tu lo sei, davvero.


..anche se continui a mancarmi come l'aria..

domenica, ottobre 12, 2008

Negramaro - Solo per te..


Solo per te

convinco le stelle

a disegnare nel cielo infinito

qualcosa che somiglia a te

solo per te

io cambierò pelle

per non sentir le stagioni passare senza di te

come la neve non sa coprire tutta la città

come la notte non faccio rumore se cado è per te

come la neve non sa coprire tutta la città

come la notte non faccio rumore se cado è per te è per te
è per te.

lunedì, ottobre 06, 2008

Apnea e respiro. Apnea..

Sott'acqua.
In apnea.


Una sensazione meravigliosa..
di quando credi di avere la situazione sotto controllo, ma sai che basta un minuto in più per lasciarsi andare.
E risalire, prendere fiato e poi ritornare giù.
In apnea, ancora una volta.
Tu sei tutto questo per me.


Sei l'attimo esatto in cui si perde il controllo e ci si comincia ad affidare.

Sei l'istante preciso in cui vorresti sfidare e vincere, ma hai un tremendo bisogno di riprendere aria, l'equilibrio perfetto tra il riuscire a trattenere il respiro un secondo in più e il volere semplicemente aria.
Respiro e apenea.. apenea e respiro.. respiro e apnea..


Sei il rumore più assordante e il silenzio più duraturo..
Sei tutte le emozioni del mondo e sei il nulla.
Sei l'amore e sei l'amicizia.
Sei tutto quello che non dirò mai, quello che non proverò mai, quello che non scriverò mai, quello che non leggerò mai..

o che sto leggendo proprio adesso.
Sei il coraggio e la paura.

Sei la dolcezza più pura e la rabbia più costante.
Sei la sicurezza e l'incostanza..
Sei il pensiero più dolce e quello più pericoloso..
Sei la gelosia più folle e il controllo più razionale.

E' inutile vincere tutti i record, è inutile sfidarsi e riuscire a rimanere quel secondo in più.
Anzi non è inutile..è pericoloso.

Allora chiudo gli occhi e lascio il mio corpo risalire a galla.
Faccio un bel respiro, ne faccio più di uno..e aspetto.

Aspetto che arrivi una sensazione meravigliosa che merita di essere imprigionata, intrappolata, conservata, custodita.
Cosi posso tornare in apnea..e trovarti lì. Solo lì.

venerdì, ottobre 03, 2008

Sogni d'oro..

Rannicchiato nel tuo letto, molto più piccolo di quando ti ho visto l'ultima volta: cosi ti ho trovato.
E non è stata la mancanza di capelli che mi ha fatto stringere il cuore, ma le tue mani, che quasi senza colore, stringevano un libro.

Dove hai nascosto tutti i tuoi sogni e
dove custidisci tutte le paure di cui non parli..?

Non sono corsa da te, anzi.. sono venuta con calma, ho aspettato mezz'ora un autobus, sapendo di poter fare lo stesso tragitto a piedi, sono stata più di dieci minuti a guardare oltre la porta del tuo reparto, ad aspettare chissà cosa, a cercare, forse, la scusa per poter andare via.
E quando poi sono entrata.. ero quasi contenta che tu stessi dormendo.

La verità è che penso continuamente, specialmente adesso che ti ho visto, che il tuo posto non dovrebbe essere lì. Non è giusto, è una prova troppo grande per un bambino piccolo come te.
Eppure tu hai dimostrato di avere un carattere forte, forse più forte di noi che possiamo solo guardarti inermi e con un dolore grande impresso negli occhi.

Ma dobbiamo essere ottimisti, dobbiamo credere con tutto il cuore che tutto questo finirà, che tornerai presto nella tua casa, con i tuoi amici, nella tua scuola:
è questo il tuo posto..
è questo il posto di tutti i bimbi che ti fanno compagnia in questa avventura.

Allora chiudi gli occhi ed immagina di essere su una spiaggia, quella più bella che hai visto.
Tieni i tuoi occhi stretti stretti cosi l'immagine più magica che hai trovato, non ti sfugge e non può scappare via.


Davanti a te troverai una stella, raccoglila, osservala, custodiscila con tutta la forza e la dolcezza che hai..e portala con te.

Ti ricorderà sempre di essere un bambino,
di essere grande, ma di essere solo un bambino. Cosi quando avrai voglia di urlare o di piangere, sentirai di poterlo fare e di poter custodire in quella stella tutta la stanchezza e tutte le tue paure. E magicamente sentirti un pò più leggero.

Ti ricorderà di non essere solo,
e anche se tutta questa sofferenza ti sembrerà ingiusta,
capirai in un angolo del tuo cuoricino di essere anche fortunato.

E ti aiuterà a coltivare i tuoi sogni,
i tuoi desideri, di portarli avanti, di immagianre e credere che comincerà presto una vita fuori da quell'ospedale e lontano da quel brutto "dolore al pancino".

E ti permetterà di sentirti forte
anche se i tuoi occhietti si chiudono mentre leggi un libro
o quando la stanchezza ti fa perdere la voglia di giocare.


Domani tornerò da te.
Spero e ho paura di guardare i tuoi occhi e leggerci dentro.
Ma cercherò di portarti un sorriso e una stella che lascio tra le tue mani.
Tu devi solo stringerla.