lunedì, aprile 28, 2008

Signora Anna..

..e anche stasera ho passato una serata in sua compagnia.

Vi sembrerà strano sentirmi parlare cosi.. chi meglio di voi sa quanto lui abbia deciso di essere lontano e distante da me, dalla mia vita, dai miei progetti, dalle mie debolezze, dalle mie certezze.. chi meglio di voi, può capire e sentire quanto male fa questo suo allontanamento..
Ma l'ironia del destino vuole che nella mia quotidianità lui sia ancora presente, quasi quanto prima..

Ogni volta che mi guardo allo specchio, vedo anche i suoi occhi dentro ai miei..

ogni volta che mi sfiorano il volto, sento le sue mani che indugiavano sul mio viso..

ogni volta che mi abbracciano, il senso di protezione che solo lui riusciva a trasmettermi, mi invade ancora..

ogni volta che vedo un anello, mi rendo conto che quello che mi ha regalato lui, con cosi tanto entusiasmo e amore, è dimenticato in qualche cassetto in una camera che non vive più..

ogni volta che mi fermo un attimo ad ascoltare le mie sensazioni, la sua mancanza primeggia su tutte, come la piu bella delle cascate, come il più pericoloso dei viaggi..

ogni volta che vi incontro, che vi parlo, che vi ascolto.. penso ogni minuto, ogni istante, quanto sarebbe bello poter tornare indietro..

A volte le vostre parole hanno il suono della speranza, altre, invece, sono sale su una ferita che fa fatica a rimarginarsi.

Lui è felice,
lui adesso ha una sua vita, ha un amore da proteggere,
una famiglia che l'attende, lui ha un'altra.
Io no.
Io vivo ancora del suo ricordo.
Sono ferma, immobile, come paralizzata, e aspetto che arrivi un suo cenno da qualche parte, aspetto che arrivi qualcuno a chiedermi di lui, qualcuno a parlarmi di lui, qualcuno che ha vissuto attraverso le sue parole, "l'amore" che provava per me.. qualcuno che avrebbe scommesso sulla nostra storia, qualcuno che ci spera ancora..forse come me..
Ed arrivate voi.
Ad informarmi sulla sua vita, sui suoi spostamenti, sulle sue reali intenzioni, a dissetare la mia sete di lui, di sapere come sta, dove sta.
E se sento lancinante la sua mancanza, mi basta chiamarvi ed è un pò come parlare con lui, con la parte più bella di lui..
E se, invece, mi sorprende il desiderio di sentirlo, vi vengo a trovare..mi basta varcare la porta di casa e comincio a rivivere le sue risate, i suoi abbracci, i miei imbarazzi, le mani che si intrecciano sotto il tavolo, i baci rubati e gli occhi che, furtivi e innamorati, cercano il proprio specchio, il proprio rifugio, l'uno nell'altra.

Io continuo a vivere di lui, attraverso tutta la sua famiglia, attraverso voi.

E non c'è cosa che mi renda più orgogliosa, che mi renda più felice.
E non c'è cosa che mi faccia sentire più sola.

Perchè tutto quello che faccio mi ricorda che lui non ha scelto me, che vive con un'altra quello che io sogno ancora di vivere con lui.
Siete il legame più bello tra me e quello che avevo costruito con lui, siete la prova che la nostra storia era reale, che non mi sono immaginata tutto.
Ma io ho bisogno di vivere e progettare la mia vita senza di lui, devo farlo soprattutto per me stessa.
Non immaginate quanto mi senta in colpa a dirvi queste cose, non immaginate quante lacrime scendono da sole..
Perchè io lo so che aggiungerò mancanza a mancanza, un vuoto, ad un altro vuoto, che soffrirò ancora di più come se la mia storia con lui fosse terminata due volte, come se il dolore si fosse duplicato.
Ma io non so più cosa fare per lenire il peso della sua assenza.

C'è solo una cosa che mi rincuora e che davvero mi rende felice, con tutto il cuore: il sapere che qualcosa si è smosso, la certezza che piano piano tornerà ad essere presente nella vostra famiglia, magari in modo diverso, ma sicuramente con un amore sconfinato che non può che aumentare.

E non c'è posto per me, io vorrei, ma non c'è posto per me nella vostra famiglia.

Lui ha deciso cosi e non posso fare altro che prenderne atto, per quanto possa farmi male, io devo accettarlo.
E mi allontano adesso, prima che sarete costretti a farlo voi.
Perchè il nostro è un rapporto che non concilia con il suo "ritorno" nella vostra casa e nella vostra famiglia.. lui non lo accetterebbe mai, metterebbe in difficoltà voi.. e farebbe soffrire me.

..e vi ringrazio..vi ringrazio davvero per avermi permesso di entrare nelle vostre vite in un modo cosi intimo..vi ringrazio di avermi fatta sentire una figlia, di aver lasciato un posto per me nella vostra casa, di avermi fatto sentire "utile", di avermi permesso di darvi un consiglio, di abbracciarvi, di assaporare le vostre lacrime e i vostri sorrisi, i vostri progetti e le vostre delusioni.. di avermi permesso di vivere la vostra famiglia.

Non sentitevi in difetto se volete chiamarlo, non indugiate nei messaggi, nelle telefonate..di chiedere spiegazioni del suo comportamento, quando necessario, di indicargli ancora quale sia la strada giusta. Ha bisogno di voi, più di quanto lui stesso riesca a capire. Lui aspetta voi.. aspetta di sapere di poter contare su di voi, di non avervi deluso a tal punto da avere rovinato il vostro rapporto, lui ha semplicemente bisogno di sentire la protezione di un tempo.
E tornerà ad essere il figlio e il fratello modello.. so che è cosi, perchè non ho mai smesso di avere fiducia in lui..
E non ho mai smesso di amarlo.

Vi abbraccio, con tutto l'affetto di cui sono capace.

giovedì, aprile 24, 2008

La mia risposta sei Tu..

Ho guardato le grandi miserie del mondo:
bambini che muiono di fame,
ingiustizie e sofferenze sui poveri e folle sterminate
che ancora non conoscono il Vangelo.
Allora ho pregato Dio con dolore, quasi con rabbia,
e gli ho urlato:
"Dio, perchè non fai niente?"

Lui mi ha risposto, sospirando:
"Io ho fatto quello che dovevo fare!"
"Ma cosa hai fatto se tanta gente..."


Con pazienza ferma, mi ha chiuso la bocca,
per non farmi continuare a sbagliare.

Poi, quasi piangendo, mi ha sussurrato:
"Per questi miei figli che soffrono:
io ho fatto te!"

Tonino Lasconi

mercoledì, aprile 23, 2008

Per ricodarmi di te..

Quanto tempo è passato? Un mese, due, un anno?
Da quanto tempo non ti guardo negli occhi? Da quanto tempo non ascolto la tua voce, non sento il calore delle tue mani, non mi soffermo ad accarezzare il tuo sorriso?

Mi sembra un'eternità..
mi sembra ieri.


Vorrei fermare le miei mani che riscaldano questa tastiera,

vorrei fermare la voglia che ho di te e lasciarla scivolare via, come scivola un vestito di seta, vorrei accarezzare l'aria, per cambiarla e per non respirare più te.

Ma il tempo passa e quel vuoto non si riempie.. le parole non bastano più e i miei occhi cercano ancora te.. te che fai ancora parte di quel confine indelebile tra sogno e realtà.

E ho messo le parole
ad asciugare al sole
come se il vento
potesse portarle da te,
ora che comincia a farmi male
la nostalgia che ho
per quello che ora rivivere
non è possibile

Ti sento dentro di me, passeggiare silenziosamente nei vicoli più nascosti, dove il resto del mondo non riuscirà mai ad incontrarti.

Ti lascio lì, ti osservo mentre fai di ogni passo una carezza, mentre in ogni respiro si nasconde un mio sospiro.. e ti ascolto.


Ed ho pensato
che un giorno magari
T'incontrerò
Senza più niente tra noi
Senza passare da dove sai
Quando i miei sogni saranno rimasti
Ormai dietro di me.
Per ricordarmi di te...

lunedì, aprile 21, 2008

Fiera di te e della nostra amicizia..


Ho pianto con te..

..perchè con quella lettera mi hai permesso di entrare nella tua vita, nei tuoi pensieri, in quel "doppio fondo dell'anima" dove sono custoditi i sentimenti più nascosti, quelli che si libera solo in ogni sospiro, quelli che poi si racchiudono in una lacrima.

Ho pianto con te..

..perchè l'amicizia è capace anche di questo. Si raggiunge un livello di empatia, di intimità tale da sentire nel mio cuore, sulla pelle, la sofferenza che provi tu, la rabbia che provi tu, la stessa voglia di ricostruire, la stessa paura e lo stesso coraggio di affrontare tutto.

Ho pianto con te..

..perchè hai parlato anche a me. Perchè a distanza di pochi giorni abbiamo dovuto prendere consapevolezza della realtà.. che quel libro si è chiuso davvero.. che una fine si può trasformare in un inizio solo se ci crediamo veramente.



Adesso vorrei solo poter stare con te..a casa o sotto la pioggia, vorrei solo poterti stringere e sentire quanto l'amicizia sia capace di fare di due persone una sola cosa.

L'amicizia, a volte più dell'amore.

Ma quanto è labile quella linea sottile che li separa.. quanto è labile, quanto è sottile con te.



A te che io

Ti ho visto piangere nella mia mano

Fragile che potevo ucciderti

Stringendoti un po’


Mi stringevi la mano cosi forte da trasmormare quella semplice unione in un ancoraggio. La stringevi come se fosse l'unica fonte della tua forza, l'unica possibilità per sentirti vivo, per sentire da qualche parte di avere almeno una possibilità di uscirne.

E quegli occhi, che mi chiedevano aiuto e nello stesso tempo perdono, il tuo dirmi silenziosamente di non andare via, di non lasciarti solo.

Il mio abbracciarti, con timore, con orgoglio, con la forza di un'amicizia che solo qualche giorno prima sembrava aver perso le ali e l'intensità.

Quello stringerti, che tornava ad essere possibile.

Quell'amicizia che tornava ad essere viva.


E poi ti ho visto

Con la forza di un aeroplano

Prendere in mano la tua vita

E trascinarla in salvo


E ora dal posticino che hai riservato per me nella tua vita, in silenzio ti osservo mettere in piedi tutto, ricostruire mattone dopo mattone, le tue certezze, la tua identità.

E sono fiera di te, sono orgogliosa di poter assistere e di poter vivere le tue piccole grandi vittorie. E ti ringrazio di permettermelo, ogni giorno di più.

Ed ora non smettere mai di sognare di fare progetti perchè dentro di te c'è la forza per trasformare tutto in realtà. Devi solo crederci!
Da qui.. non smetterò mai di urlarti tutto il mio affetto!

giovedì, aprile 10, 2008

Senza i tuoi occhi..

" Conosco vite della cui mancanza
non soffrirei affatto -
di altre invece ogni attimo di assenza
mi sembrerebbe eterno.
... "

Emily Dickinson