domenica, luglio 27, 2008

A maratea..

Potrei farti l’elenco di tutto ciò che mi manca di te.
Potrei dirti ogni giorno in quale occasione avrei voluto averti per me..
Potrei contarti tutti gli attimi in cui chiudendo gli occhi immagino di respirare la tua stessa aria e vivere lo stesso momento.

potrei..
ma è passato un anno e dovrei solo dimenticarti e cancellarti.

Ma ancora ci sei.

Ci sei quando ho voglia di caffè..
perché lo hai sempre preparato tu.

Ci sei quando ho voglia di andare a dormire..
perché ti accoccolavi al mio fianco e cominciavi ad accarezzarmi,
a coccolarmi accompagnando il mio sogno.
Non sai quante volte ho fatto finta di addormentarmi, per sentire il più possibile le tue mani sul mio viso e i tuoi occhi pronti a proteggermi.

Ci sei quando devo cucinare..
perché ogni volta che venivi cercavo di fare qualcosa di diverso che potesse accoglierti nel miglior modo possibile.

Ci sei quando ho voglia di ballare..
perché mi piacerebbe farlo con e per te.

Ci sei quando devo organizzare un viaggio..
perché ne abbiamo sempre sognato uno insieme.
Lontani da tutti.. solo io e te.

Ci sei quando devo prendere una decisione..
perché quando riuscivo a parlartene, sapevi ascoltarmi consigliarmi e farmi sentire meno sola. Tu sapevi esserci.

Ci sei quando devo preparare un esame..
perché voglio entrare in quell’aula con te mano nella mano.

Ci sei quando immagino la mia laurea.
Farei di tutto per averti con me quel giorno.
Non sarà lo stesso senza di te, ma non posso più aspettarti.

Ci sei quando vado a dormire da sola, nel letto matrimoniale o nel singolo..
ovunque ci sarebbe posto anche per te.

Sei sposato, stai per diventare padre, ma ancora fai parte della mia vita, in un modo cosi presente da fare rabbia.
E’ patetico, inutile, infantile, lo so.. ma tu ci sei ancora.

E ti immagino con un figlio in braccio.. e vorrei solo che fosse il nostro.


E invece, di spalle, vai via verso questa tua nuova vita, lasciandoci qui, con mille domande.

Io mi auguro solo che tu sia davvero felice..

sabato, luglio 19, 2008

E se..?


E se fossi davvero innamorata di te?
Se cercassi semplicemente di non ammetterlo, di evitarlo, di nasconderlo..?

E' in serate come queste che me lo chiedo con più insistenza..
perchè vorrei ci fossi tu qui a farmi compagnia..
perchè semplicemente vorrei fare l'amore con te.


Si, voglio fare l'amore con te!


Mi manchi, mi manca poterti toccare, mi mancano le tue labbra, mi mancano i tuoi occhi su di me, le tue mani sul mio corpo.
Mi manca la sensazione di essere tua e di averti tutto per me,
almeno per un pò.

Ma non voglio piu accontentarmi e soprattutto non voglio più illudermi o aspettare chissà cosa.
L'idea di poter stare con te, davvero, senza se e senza ma, è cosi lontana, cosi strana, cosi impossibile..
Ho sempre combattuto per i miei obiettivi e non ho mai nascosto a nessuno i miei sentimenti..

Ma con te è tutto cosi delicato che non riuscirei neanche ad ammetterlo a me stessa, anche se fosse l'unica cosa da pensare.

Ed è così che continuo ad allontanare l'idea..
..se il cuore mi porta per un attimo a lasciarmi andare, subito rispondo con la razionalità, subito mi do una spiegazione..

Come mettere la pezza a colori.. come negare l'evidenza.. come aver paura di sapere.
Sì, ho paura di sapere e soprattutto ho paura di perderti!


Vorrei solo poterti far capire quanto riesco a volare grazie a te, ma vorrei avere la certezza di cadere con i piedi per terra..

e di potermi specchiare nei tuoi occhi con la certezza che tu voglia farlo nei miei.

giovedì, luglio 17, 2008

Questione di attimi..

"A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri.
Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono.
Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi.
Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran.
Non c'é una ragione.
Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran.
Cos'é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più?
C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni?
...
Non si capisce.
E' una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto.
Quando cade un quadro.
Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. "

(tratto da "Novecento"- Alessandro Baricco)


..quando smetti di credere nelle illusioni e cerchi certezze.

Quando guardi negli occhi un amico e ti senti inutile.

Quando sei stanca di rincorrere sogni e cominci ad aspettarli.

Quando ti accorgi che non tornerà più.

Quando realizzi che erano soltanto favole.

Quando vorresti urlare, ma non puoi neanche parlare.

..l'attimo esatto in cui vorresti stringerlo forte a te,
ma non puoi neanche salutarlo.

martedì, luglio 15, 2008

Solo una pazzia..

..senza altre parole..
senza aggiungere altro.
Solo una musica che entra nell'anima
solo una pazzia da nascondere in un cassetto..
In fondo, solo una canzone da ascoltare.

lunedì, luglio 14, 2008

Disordine..

Tutto in disordine e nessuno che metta a posto.



Immagino che non sia per niente facile starmi accanto in questo periodo.
Immagino che le parole che ti ho scritto un pò di tempo fa, interferiscano nel nostro rapporto, influenzino il tuo modo di guardarmi e alimentino la tua distanza.
No, non è per nulla semplice capire cosa realmente cercavo di dirti, quale fosse il messaggio reale, cosa quelle parole nascondono.
In fondo in quella telefonata ci ho provato a svelarti tutto quello che celano dietro di sè, ma sicuramente non sono stata esaustiva, sicuramente non ti ho detto tutto.

Perchè sai una cosa?

Non è facile neanche per me.



Immagino che sia anche troppo difficile ascoltarmi. A volte credo che sia quasi fastidioso.
Ripeto le stesse cose da anni, c'è un passato che fa soffrire me e colpisce involontariamente anche chi mi sta accanto.
Ed immagino che sederti su quella sedia e lasciarmi parlare, lasciarmi aprire, ancora una volta e forse anche di più, possa spaventare. Magari è forte la paura che tutto possa cambiare e forse, a volte, è meglio non saperla la verità.

Ma sai una cosa?

Spaventa anche me.


O forse semplicemente, c'è solo una cosa che devo immaginare:
a te non interessa.

BASTA approfondire, BASTA cercare di capire, BASTA parlare, BASTA dover sempre mettere in ordine, anche quando non hai nessuna voglia di farlo.

Le cose o vengono da sole o è inutile stare lì e cercare di rompere un silenzio che forse fa male solo a me.

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E cosi questa volta decido di non fare nulla.

Facciamo finta di niente, tanto prima o poi "ci passerà" e se non ci passa, poi, con calma..vedremo cosa fare, quando ne avrai voglia.
E te lo scrivo qui in modo che tu possa leggere e non dire nulla, come per tutti gli altri post che ti riguardano.



Un'ultima cosa:
sai cosa mi aspettavo?

Che tu volessi sapere, che mi prendessi in disparte e mi chiedessi come sto, che mi guardassi negli occhi e mi chiedessi di fartelo capire, perchè anche per te è importante sapere e capire.

E' vero, avrei potuto farlo io.
Già me le immagino le tue parole.. anche se in effetti ci ho provato, avrei sicuramente, potuto fare qualsiasi cosa per insistere e parlarti se veramente ho cosi bisogno di farlo.
E forse hai ragione, ma questa volta avevo bisogno che lo facessi tu.

Perchè in fondo io non so neanche se ti va di ascoltarmi.

sabato, luglio 12, 2008

Attorno solo silenzio..



Esclusivamente io e te.

..avrei solo voglia di sentirmi protetta tra le tue braccia
e sfiorare le tue labbra con un leggerissimo tocco.

domenica, luglio 06, 2008

Ti va di ascoltarmi?..

Sono ancora sveglia, anche se dovrei essere a letto da un pezzo.
Domani la sveglia mi ricorderà quanto ancora devo studiare per riuscire a fare qualche passo in più.. come il più lento dei gamberi.



Eppure avrei una voglia matta di parlarti.

Prendo il tel, ma non riesco a fare il tuo numero, apro il "foglio" ancora bianco dei messaggi, ma non riesco a scriverti nulla.
Semplicemente perchè tutto può essere frainteso, perchè tutto sembra possa avere un secondo fine, anche se non è cosi.
E, soprattutto perchè.. ho paura di ferirti.



..ma le parole riempiono la mia mente..

..e allora, vorrei farti sedere qui, su questa sedia vuota, su una spiaggia che magari con te non conoscerò mai e.. chiederti di ascoltarmi.
Ti andrebbe?

Sincera con te lo sono stata sempre, di questo non devi mai dubitare, ma ci sono delle cose che ho omesso di dire.
Le ho ascoltate solo io e le ho subito messe in un cassetto.
Coccolate e protette tutti i giorni, spesso mi ricordano che stanno lì in attesa solo di trasformarsi in pensieri ed entrare a far parte anche della tua vita.

Ma non so come le ascolteresti, non so quale faccia faresti, come i tuoi occhi risponderebbero ai miei e ho paura che sarebbero sprecate..
Perchè ho una voglia matta di parlare, ma sono anche stanca di farlo.
A volte vorrei solo che le cose nascessero, che la presenza ci sia, che il tuo silenzio parli, che le tue parole avessero dentro qualcosa anche di me.

Vorrei che tu mi guardassi.

Lo so che tutto ciò sembra non avere molto senso, ma per favore, fermati un attimo e guardami.

Ho ricominciato anche questa volta.
Io non volevo, forse non ci ho mai creduto fino in fondo, ma con tanta di quella lentezza, ho cercato di ritrovare tutti i pezzi sparsi qui e lì, e con altrettanta lentezza, giorno dopo giorno ne metto uno al suo posto.
Per l'ennesima volta, dopo aver aver creduto nell'illusione di aver costruito chissà cosa, ho ricominciato dal nulla ed ora cammino con in mano ben poco.

Mi sento spoglia, perchè dietro di me, ho lasciato alcuni dei miei sogni più belli.

E in uno di quei sogni ci sei tu.
E vorrei spiegarti questo cosi significa, cosa significa per me.
Che senso ha adesso piangere sapendo di viverti in un modo troppo diverso da prima, ma speciale, ugualmente e meravigliosamente speciale.
Ma diverso.

E ci tengo che tu conosca questa diversità.
Per me è importante.
Ma non so neanche se ti va di sederti su quella sedia e ascoltarmi..

Ecco perchè nel frattempo quelle parole rimagono ancora intrappolate in quel cassetto, in attesa che io sia in grado di donartele e che tu sia in grado e che abbia voglia di tenerle un pò con te, quel tanto che basta per conoscermi un pò di più e per permettermi di sostituire quel sogno e non di perderlo del tutto.
Ti adoro.