venerdì, novembre 14, 2008

Chissà se stai dormendo..

Credo di conoscerti molto di più di tutti gli altri nipoti, credo di essere riuscita a poter apprezzare parti del tuo carattere che altri ignorano.

Credo che il cambiamento aggiunga non tolga.

Tu sei cambiato è vero, ma non sei diverso da prima.

Sei la stessa persona che per una vita intera ha tenuto la testa alta e lo sguardo dritto.

Poche volte, forse, ti sei voltato a guardare oltre, ma quelle poche volte, hai avuto il coraggio di soffermarti.

Forse questa malattia ti ha dato l'opportunità di fare questo: fermarti.

Ma ora è troppo, lo sarebbe per tutti, lo è anche per me.

Io non voglio stare lì e vederti lentamente morire, questa volta non ce la faccio. Vorrei conservare intatta l'immagine di te che riesce a mangiare un pò di pastina, farlo con umiltà come se fosse la cosa più normale del mondo, ma normale ora non lo è più.

..e lasciare che quella dignità che ti hanno portaio via più volte in questo ultimo mese, rimanesse intatta mentre con lo sguardo chiedi di imboccarti ancora.

Imboccarti, perchè da solo non puoi farcela..

E bisogna ancora aspettare per vedere se le tue gambe riescano a reggere il tuo peso diventato con tempo sempre minore.

Ho detto più volte che i tuoi occhi non sono cambiati.

Ma ora sono stanchi, rassegnati, spaventati, delusi, arrabbiati.. sono tristi.

Perchè non ti lasciano scegliere.

Perchè devi affanarti anche per chiedere di spegnerti la luce, perchè vuoi provare a dormire.

Perchè sei costretto a vederci osservarti da una finestrella come se fossi uno spettacolo, ad ascoltare tutto ciò che ti raccontiamo solo per farti sentire meno solo.

Nessuno può giudicare il tuo desiderio di voler morire, ma possono ostacolarlo.

Sei rimasto lucido, puoi decidere: questa è l'unica cosa che la sla e tutte le ultime operazioni non ti hanno portato via, ma non ti permettono di utilizzarla.

E sei costetto a firmare ogni volta con le tue stesse mani, un giorno in più di sofferenza, un giorno piu di dolore.

Noi siamo con te zio, noi avremmo accettato la tua volontà per quanto dolorosa possa essere, ma l'avremmo rispettata. Non è il nostro egoismo a tenerti in vita, è una legge che non condividi neanche tu.

Vorrei scappare sai? Vorrei scappare da tutto questo dolore che mi circonda, vorrei poter non ascolatare più cosa sia giusto o no fare, non guardare più mentre con dolore cerchi solo di provare un pò più di pace.

Ma nel frattempo continuo ad imparare da te, dalla dignità che metti anche nel dolore, dall'umiltà che ora si legge nei tuoi occhi, dalla paura che ti permette di affidarti come non hai mai fatto prima, dalla rassegnazione che, quando necessario, lascia spazio alla forza, dall'attenzione che porgi ancora per tutte le piccole cose, per tutti noi, ognuno chiamato per nome, anche se con una voce che sa di silenzio. Ma che silenzio non è.

E continuo ad imparare da te, perchè nel tuo desiderio di morte, c'è un valore ed un rispetto profondo per la vita.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bello il finale... effettivamente chi dice: "ho voglia di morire", dice:"ho voglia di Vivere"... sa cosa è la Vita e sa che quello che ora prova non è Vita...

ELISEWIN ha detto...

..purtroppo non tutti hanno la sensibilità di capirlo..