Questo silenzio mi uccide. L'aria non è abbastanza.
Non voglio nulla di ciò che posso avere, vorrei l'impossibile questa volta.
Voglio che il tempo ritorni indietro o che si fermi.
Ora.
Non c'è spazio per un solo altro istante quando non c'è aria.
Non c'è posto per nessuno, quando tutti ci sono.
Che non puoi esserci, che sei presente nell'assenza di questi respiri.
Sei i silenziosi singhiozzi dell'anima,
sei l'altalena dei miei pensieri,
sei i silenzi del mio urlare.
Ci sei anche quando non ho voglia, quando mi piacerebbe chiuderti al di là della mia stanza, perchè la consapevolezza della tua presenza al di là di quella porta, sarebbe più forte della certezza del tocco.
Perchè potevo avere presenza e tocco.
In quell'abbraccio rimasto a metà, nei respiri sospesi, nel perfetto incastro di mani congiunte, nei sogni, sete di presenza. Nel ricordo di ciò che non è stato detto, di quello che ti ho urlato con il silenzio e il contrasto dell'essere figlia. Sceglierei di riaverti qui, perchè hai lasciato tutto intatto, ma hai portato via la mia coperta. Calore e protezione.
1 commento:
Ci sono capitata per caso. Ho letto "Ciao papà". E' incredibile. Hai scritto le mie parole, quelle che non ho saputo scrivere :-).
barbara
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