giovedì, ottobre 11, 2007

Urla e silenzio.. (Pedro Salinas)

Una musica lenta.. Un dolore incessante..

Paura, desiderio, passione, nostalgia, assenza.

Guardo le parole di un libro, ma non le leggo.. accarezzo la mia solitudine, ma riesco solo a sentirla dentro di me.. ascolto i miei silenzi che di te vogliono urlare.. coccolo tutti i miei ricordi prima che diventino buio.. respiro l'assenza di te, come afa.

Ansia, tremore, lacrime, lenti sorrisi, assenza.

Penso ai tuoi occhi nei suoi e il cuore si ferma.

Penso ai tuoi occhi nei miei e il cuore continua a fermarsi.

Ma non sei più mio. Le tue labbra non sono mie, le tue mani non accarezzano più il mio volto, le tue braccia non cingono più la mia vita, i tuoi sorrisi non riscaldano piu la mia giornata.

Dolore..ovunque, tenerezza, malinconia, assenza.

Continuo a volere te, che me non vuoi.

Continuo a scegliere te, che me non hai scelto.

Continuo a cercare te, che non ti giri piu indietro.

Voglia di fuggire scappare correre, voglia di volare, cadere, assenza.

Allungo la mia mano e non c'è più la tua, chiudo gli occhi ma c'è il vuoto, ti faccio spazio, ma tu mi lasci sola. Vivi di un'altra.





Il modo tuo d'amare è lasciare che io t'ami.

Il sì con cui ti abbandoni è il silenzio.

I tuoi baci sono offrirmi le labbra perché io le baci.

Mai parole e abbracci mi diranno che esistevi e mi hai amato: mai.

Me lo dicono fogli bianchi,mappe, telefoni, presagi;

tu, no.

E sto abbracciato a te senza chiederti nulla,

per timore che non sia vero

che tu vivi e mi ami.

E sto abbracciato a te senza guardare e senza toccarti.

Non debba mai scoprire

con domande,

con carezze,

quella solitudine immensa

d'amarti solo io.


D'amarti solo io.

Ora è davvero cosi, me ne devo convincere.

Sei un pensiero fisso, un nodo che non accenna ad andare via.

Sei la causa del mio dolore e dei ricordi piu dolci.

Mi manchi tanto da voler rimanere sempre qui, sdraiata su questo letto che tante volte ci ha cullato, spegnere la luce, chiudere gli occhi.. Mi manchi tanto da volerti inventare di nuovo, plasmare con queste mie mani, con questo amore.. quel tanto che basta per riuscire a toccarti ancora. E ancora. Una sola volta.

Ma che dolore aprire gli occhi e non vederti qui, ma abbracciato a lei.

Voglio continuare a tenerli chiusi.

Voglio continuare a sognarti ogni notte.

Vorrei farti compagnia, vorrei poter essere nei tuoi pensieri.

Ma c'è lei.



Non voglio che ti allontani,

dolore,

ultima forma di amare.

Io mi sento vivere quando tu mi fai male

non in te, né qui, più oltre:

sulla terra, nell'anno da dove vieni

nell'amore con lei e tutto ciò che fu.

In quella realtà sommersa che nega se stessa

ed ostinatamente afferma di non essere esistita mai,

d'essere stata nient'altro che un mio pretesto per vivere.

Se tu non mi restassi,dolore, irrefutabile,

io potrei anche crederlo;ma mi rimani tu.

La tua verità mi assicura che niente fu menzogna.

E fino a quando ti potrò sentire,sarai per me, dolore,

la prova di un'altra vita in cui non mi dolevi.

La grande prova, lontano,che è esistita, che esiste,

che mi ha amato, sì,

che la sto amando ancora.


Che lo sto amando ancora.

Dolore, delusione, amarezza, assenza.

Tornerai ad essere per me cuscino, gioia lacrime, attesa, sorrisi?

Tornerai ad accarezzarmi, baciarmi, cullarmi, respirarmi?

Tornerai nella mia casa, nelle mia vita, nel mio letto, nel mio mondo?

Tornerai ad accendere questa luce, ad illuminare il buio?

Lascerai lei?

Tornerai a vivere con me e di me?

Tornerai da me?


No.

Devo viverlo dentro,me lo devo sognare.

Togliere il colore, il numero,il respiro tutto fuoco,

con cui mi bruciò nel dirmelo.

Mutare tutto in forse,in mero caso, sognandolo.

Così, quando vorrà smentire ciò che mi disse allora,

non mi morderà il dolore d'una felicità perduta che io tenni tra le braccia,

come si tiene un corpo.

Crederò di aver sognato.

Che tutte quelle cose, così vere,non ebbero corpo, ne' nome.

Che perdo un'ombra,

un sogno ancora.


Che perdo un'ombra, un sogno ancora.

Ancora una volta. Ancora io. Qui, da sola.

Rivoglio i nostri sogni, i nostri progetti, il nostro amore.

Rivoglio i nostri silenzi, i nostri abbracci, i nostri sguardi.

Rivoglio le nostre risate, le nostre mani intrecciate, le nostre coccole.

Rivoglio il nostro cercarci, il nostro allontanarci, il nostro cercarci ancora.

Rivoglio la certezza del tuo amore.


Ah come vorrei essere

un'allegria fra tutte,

una sola, l'allegria

di cui ti rallegri tu!

Un amore, un amore solo:

l'amore di cui tu ti innamoreresti.

Però

non sono più di quello che sono.


Però non sono più di quella che sono.





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