domenica, luglio 06, 2008

Ti va di ascoltarmi?..

Sono ancora sveglia, anche se dovrei essere a letto da un pezzo.
Domani la sveglia mi ricorderà quanto ancora devo studiare per riuscire a fare qualche passo in più.. come il più lento dei gamberi.



Eppure avrei una voglia matta di parlarti.

Prendo il tel, ma non riesco a fare il tuo numero, apro il "foglio" ancora bianco dei messaggi, ma non riesco a scriverti nulla.
Semplicemente perchè tutto può essere frainteso, perchè tutto sembra possa avere un secondo fine, anche se non è cosi.
E, soprattutto perchè.. ho paura di ferirti.



..ma le parole riempiono la mia mente..

..e allora, vorrei farti sedere qui, su questa sedia vuota, su una spiaggia che magari con te non conoscerò mai e.. chiederti di ascoltarmi.
Ti andrebbe?

Sincera con te lo sono stata sempre, di questo non devi mai dubitare, ma ci sono delle cose che ho omesso di dire.
Le ho ascoltate solo io e le ho subito messe in un cassetto.
Coccolate e protette tutti i giorni, spesso mi ricordano che stanno lì in attesa solo di trasformarsi in pensieri ed entrare a far parte anche della tua vita.

Ma non so come le ascolteresti, non so quale faccia faresti, come i tuoi occhi risponderebbero ai miei e ho paura che sarebbero sprecate..
Perchè ho una voglia matta di parlare, ma sono anche stanca di farlo.
A volte vorrei solo che le cose nascessero, che la presenza ci sia, che il tuo silenzio parli, che le tue parole avessero dentro qualcosa anche di me.

Vorrei che tu mi guardassi.

Lo so che tutto ciò sembra non avere molto senso, ma per favore, fermati un attimo e guardami.

Ho ricominciato anche questa volta.
Io non volevo, forse non ci ho mai creduto fino in fondo, ma con tanta di quella lentezza, ho cercato di ritrovare tutti i pezzi sparsi qui e lì, e con altrettanta lentezza, giorno dopo giorno ne metto uno al suo posto.
Per l'ennesima volta, dopo aver aver creduto nell'illusione di aver costruito chissà cosa, ho ricominciato dal nulla ed ora cammino con in mano ben poco.

Mi sento spoglia, perchè dietro di me, ho lasciato alcuni dei miei sogni più belli.

E in uno di quei sogni ci sei tu.
E vorrei spiegarti questo cosi significa, cosa significa per me.
Che senso ha adesso piangere sapendo di viverti in un modo troppo diverso da prima, ma speciale, ugualmente e meravigliosamente speciale.
Ma diverso.

E ci tengo che tu conosca questa diversità.
Per me è importante.
Ma non so neanche se ti va di sederti su quella sedia e ascoltarmi..

Ecco perchè nel frattempo quelle parole rimagono ancora intrappolate in quel cassetto, in attesa che io sia in grado di donartele e che tu sia in grado e che abbia voglia di tenerle un pò con te, quel tanto che basta per conoscermi un pò di più e per permettermi di sostituire quel sogno e non di perderlo del tutto.
Ti adoro.

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