sabato, febbraio 16, 2008

Lettera..


"Mi hanno parlato di te, ma nelle parole che ascoltavo non ti riconoscevo.
Mi hanno detto che ti sei sposato e per quanto questo sembri una cosa assurda, è ancora più assurdo il pensare che tu abbia fatto tutto da solo, senza la tua famiglia, senza le persone con le quali hai vissuto e condiviso ogni piccola scelta.
So cosa stai pensando, so che non sono fatti miei, so che non mi dovrei permettere di parlare perché ormai non sono nessuno per te e anzi sono l’ultima persona che può dare un suo parere.
Ma ti scrivo, prima di tutto per ringraziarti.
No, non è ironico, ti ringrazio davvero con tutto il cuore di avermi permesso di conoscere e di entrare a far parte della tua meravigliosa famiglia.
Ti ringrazio perché anche tua madre mi è stata vicina in questo periodo, con tutto il rispetto e l’amore che solo una mamma è capace di dimostrare, perché anche tuo padre ha continuato a farmi sentire di famiglia, con ogni piccola parola, ogni piccolo gesto. E per non parlare delle tue sorelle.. che meraviglia! Le considero un po’ come se fossero anche mie sorelle, lo so, senza alcun diritto, ma le proteggerei da tutto se fosse necessario, con lo stesso amore e lo stesso rispetto che ho per Valentina.
E se c’è una cosa che mi rende più triste di ogni altra è il pensare che hai chiuso gli occhi a tal punto da voler rinunciare a tutto il loro amore, a quel calore che per prima sento ogni volta che varco la porta di casa tua.
Sono stata con tua madre ieri, ho visto tuo padre e ho letto nei loro occhi tutto il dolore che stai loro causando. E questo lo devi sapere. Non puoi far finta di niente.
Sei sicuro di poter vivere tranquillamente la tua vita sapendo di costruire la tua felicità sull’infelicità della tua famiglia?
Non puoi far finta di nulla, non è da te sbattere la porta in faccia al dolore di tua madre, non è da te veder piangere tua sorella e non fare nulla per andarle incontro, non è da te disinteressarti di tuo padre sapendo che fosse in ospedale.
Ricordi quando ti sei operato?
Io ci penso continuamente. Perché lì ho toccato con mano quanto amore e quanta protezione può esserci negli occhi di genitori che darebbero la vita per te. Tua madre ancora convalescente ha fatto di tutto per essere presente appena sei uscito dalla sala operatoria, tuo padre ha fatto le corse per poter essere la prima persona che i tuoi occhi avrebbero visto, per non parlare di Caterina, che non ti ha lasciato solo neanche un attimo.
Erano tutti lì per te.. lì a dimostrarti il loro amore, ancora una volta, con gli occhi lucidi per la commozione e con l’unico desiderio di farti sentire che loro per te c’erano.
E ci sarebbero stati. Sempre.
Ma tu hai scelto di continuare la tua vita non condividendola con loro e tagliandolo fuori da ogni tua decisione.
Hanno perso la serenità di cui tu stesso mi hai sempre parlato, una serenità che solo due genitori cosi uniti e cosi speciali, come lo sono i tuoi, possono avere la capacità di costruire giorno per giorno con fatica, ma arricchendosi dell’amore di voi figli.
Non fanno che pensare a te e non lo fanno con disprezzo, lo fanno con rabbia, ma soprattutto con dolore, ricercando le colpe da qualche parte, ma mettendo prima di tutto in discussione se stessi.

Ti sei veramente mai chiesto davvero a cosa stai rinunciando?
Sei sicuro che potrai passare tranquillamente la tua vita lontano da loro?
Sei sicuro di non aver più bisogno della tua famiglia? Di essere tanto grande da bastare a te stesso?
Mi chiedo quanta tristezza ci possa essere dietro le tue decisioni.
Ti sto parlando con le lacrime agli occhi e con, in mente, lo sguardo di tua madre che mi chiede e si chiede come può un figlio voltare le spalle in questo modo, a quello che di più bello c’è al mondo: l’abbraccio, l’appoggio, la carezza di chi ti ha visto crescere e di chi ha riposto in te ogni piccolo desiderio, tutte le speranze.
Come hai fatto a cambiare cosi tanto?
Tu conosci quale sia la parte più vera di te e, per quanto possa essere nascosta da rabbia e delusione, sono sicura che la custodisci come il tesoro più grande che la tua famiglia ti ha donato.
Ma che fine ha fatto?
Io ti sentivo parlare di tuo padre. Sentivo nelle tue parole tutto il rispetto e l’ammirazione per un uomo dal quale volevi imparare tutto, che è per te stato sempre un punto di riferimento, un esempio da seguire, per l’essere riuscito a farsi rispettare da tutti senza mai mancare di rispetto a nessuno.
Ti sentivo parlare delle tue sorelle, di quando cambiavi loro il pannolino o di quando rinunciavi ad uscire per far loro compagnia. Ascoltavo con ammirazione tutti i progetti che avevi su di loro, il desiderio di aiutarle in ogni loro piccola scelta anche se questa comportava il rinunciare a qualcosa per te. Loro venivano prima anche dei tuoi desideri. Ti si illuminavano gli occhi quando parlavi di Isabella ed Emanuela.
E soprattutto ti sentivo parlare di tua madre. Di quel rapporto cosi genuino e sincero che avevate costruito, di quanto il suo parere fosse importante nella tua vita e nelle tue piccole decisioni, di quanto le sue parole fossero oro per te e di quanto fossero fondamentali i suoi consigli.
E più di ogni altra cosa vi ho visto insieme.. ho visto che meravigliosa famiglia siete.
Possibile che tu abbia cambiato idea su tutto e dimenticato ogni cosa?
Credo che, invece, sia tutto dentro di te, ogni sorriso con loro condiviso, ogni abbraccio, ogni parola, ogni insegnamento.. è tutto conservato con cura dentro di te.
E anche se ora hai scelto di poterne fare a meno, sai quanto tutto questo possa essere importante e quanto sia grande il vuoto che lascia la loro mancanza.
Non permettere a nessuno e neanche a te stesso, di allontanarti da loro, di toglierti la cosa più bella che un uomo possa avere, di annientare il tuo rifugio.
E poi, lasciatelo dire, non meritano tutto questo dolore.
E non è giusto neanche per te.
Non è giusto perché ogni persona, grande o piccola che sia, ha bisogno del calore della propria famiglia, perché anche quando ci sentiamo tanto grandi da volere a tutti i costi una nostra indipendenza, la famiglia nella quale siamo cresciuti rimarrà per sempre il nostro più grande rifugio, perché anche quando crediamo di non essere capiti, o che la vita ci sta chiedendo troppo, il bacio di una madre, l’abbraccio di un padre o la carezza di una sorella, sono sensazioni uniche che riempiono la nostra vita e ci permettono ogni giorno di costruire la nostra identità.
È triste che tu abbia deciso di negarti tutto questo.
Non rinunciare al valore più bello ed importante che hai.
Non permetterlo. Fai di tutto per recuperare il loro rapporto e la loro fiducia.
È la tua famiglia. La tua meravigliosa famiglia.
Perdonami se pensi che sono entrata in argomenti che non mi riguardano e in un ambito che non mi appartiene più. Spero solo di non risultare invadente.
Se penso al giorno del tuo matrimonio (quanto è difficile anche solo scriverlo), penso con una grande tristezza che eri lì da solo e credo che nessuna persona al mondo possa essere realmente felice senza poter condividere il giorno più bello con chi ci ha insegnato tutto quello che siamo.
Nessuno ed in particolare tu, che hai sempre fatto dell’amore per la tua famiglia il valore più grande.

Tu che sai amare.
Ma l’Amore, quello vero, può provocare cosi tanta sofferenza?

Un bacio.."

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