giovedì, dicembre 20, 2007

Sono stanca..


Quando torni?

Ho bisogno di saperlo.. vorrei potermi preparare, vorrei poter sapere quello che accadrà.

So che non è possibile, so che niente e nessuno può aiutarmi in questo. Devo affrontarlo dentro di me per poi essere pronta a tutto quello che accadrà..

Ma cosa accadrà?

Mi chiamerai? Ci vedremo? Se dovessi incontrarmi con lei, ti fermerai a salutarmi?

Sarò costretta a guardarla negli occhi, magari a farle un sorriso o a subire i suoi falsi sorrisi.
Sicuramente non te ne sarai accorto, ma quando ci siamo visti in Via Pretoria.. era questo che lei faceva ogni volta che ci incrociavamo: mi guardava e sorrideva..
In segno di sfida, in segno di vittoria.
Si perchè lei crede di "aver vinto" e chi lo sa, forse è davvero cosi..

Ha vinto i tuoi occhi innamorati,
ha vinto le tue carezze,
ha vinto i tuoi abbracci, il messaggio della buona notte e quello che fa compagnia durante la giornata,
ha vinto le tue attenzioni, i tuoi sogni, i tuoi progetti,
ha vinto le tue debolezze e i tuoi momenti di sclero..
ma ha vinto la parte più dolce di te..

ha vinto tutto ciò che era lì per me, tutto ciò che mi regalava sorrisi, tutto ciò che per me era una forza, tutto ciò che mi faceva sentire coccolata protetta..

ha vinto tutto ciò che adesso mi manca e che mi trattiene il respiro,

ha vinto il tuo amore.

E per quanto io possa pensare che tutto ciò che lei ha fatto o detto nei miei confronti, la renda una persona meschina bassa, vuota..irrispettosa soprattutto verso di te,
tu la reputi una donna, tu la reputi speciale.

Forse è solo questo che per te adesso conta, quello che vedono i tuoi occhi e che il tuo cuore riesce a percepire.

Mi sei venuto a prendere stanotte, nel sogno.. sono entrata in macchina, e ovunque mettessi i piedi o posassi lo sguardo, non c'era piu nulla che potesse ricordare i viaggi che abbiamo fatto insieme, tutte le coccole date e ricevute, le parole che erano promesse, le domande che diventavano abbracci, i silenzi che si trasformavano in sospiri..

nulla riportava a me anzi.. si palpava la presenza di un'altra, si sentiva il suo profumo.

Non solo in macchina, ma soprattutto nei tuoi occhi, tra le tue parole, nelle tue mani.

E mi sono svegliata con l'orrenda sensazione che non sarai più mio.

Era solo una paura trasformatasi in sogno, ma potrebbe benissimo essere la realtà.

Io non ce la faccio più..davvero.

Nessun commento: